Il Conciato Romano è il formaggio più antico del mondo. Citato da Plinio il vecchio si produce nell’areale del medio volturno ai piedi dei monti Trebulani fin dall’epoca dei Sanniti. Forte penetrante affinato in anfore di terracotta e condito con olio e aceto. Un Presidio Slowfood della provincia di Caserta che per valore e intensità è stato definito "il tartufo bianco del sud".
Deve il suo nome all’originaria tecnica della concia ovvero al fatto che in passato il formaggio veniva cunzato cioè condito con olio e aceto e poi messo nelle anfore romane per essere trasportato insieme al Falerno il vino della Campania antica. Oggi viene prodotto a partire da latte ovino con il caglio di capretto; dopo la pressatura a mano le piccole forme vengono salate asciugate nel casale di faggio e poi conciate in questo modo: si lavano con l’acqua di cottura delle pettole un formato di pasta fresca che essendo un antibatterico naturale consente il successivo assorbimento del condimento. Infatti in seguito le forme vengono appunto conciate cioè condite con olio extravergine locale vino del territorio fatto con l’antico vitigno Casavecchia e peperoncino timo e origano. Infine il suo destino è quello di stagionare a lungo minimo 6 mesi massimo 2 anni e oltre sia nelle damigiane di vetro che nelle anfore affinchè possa assorbire bene tutti quegli odori che sprigionerà così intensamente al momento della sua degustazione.
Il Conciato Romano dell’Agriturismo La Campestre è l’unico ad assicurare ai consumatori una tracciabilità totale sul prodotto.